Rally Legend 2023: la passione tiene uniti

Di Luca Caniglia, foto di Fabio Valvassori

Anche quest'anno la Repubblica di San Marino ha ospitato, per la ventunesima edizione, l'ormai celeberrimo Rally Legend.

Un evento di respiro decisamente internazionale al quale partecipano i nomi e le vetture che hanno fatto la storia del Rallysmo a livello mondiale.

Quest'anno l'elenco iscritti era, come di consueto, incredibile.

Oltre alle vetture leggendarie e alle leggende in carne e ossa del mondo dei rally, figuravano, nell’elenco iscritti, nomi del motorsport "tra i cordoli", piloti del calibro di Renè Arnoux (su Renault 5 Maxi Diac) e del nostro sempreverde Arturo Merzario, oltre a un pluricampione mondiale delle due ruote come Tony Cairoli.

Decidiamo, dunque, di non perderci questo spettacolo e di partire da Milano con un solo obiettivo: andare a seguire questo rally, zeppo di vetture e nomi d'altri tempi, come si faceva, appunto, all’epoca: a bordo strada, con la polvere che ti cade addosso e a stretto contatto con i campioni e con i mezzi da “poster appeso dietro la porta della cameretta”.

Quindi: bando alle ciance, bagagliaio di una parca e splendidamente conservata Polo 1.4 Diesel del 2001 riempito con un minimo di attrezzatura audio/video, giacconi pesanti per la notte, borsa termica, qualche birra e... si parte, direzione: San Marino!

Lungo il tragitto cerchiamo di donare un minimo di pianificazione a questi giorni di full immersion nel mondo dei Rally. Inquadriamo tappe, nomi e orari ma, a pochi km dall'arrivo al parco assistenza (nonché fulcro di impostazione "fieristica" dell'evento), le cose iniziano a prendere tutt'altra piega.

Entriamo, ignari, in una strada che, pochi istanti dopo, grazie al chiarimento di un Marshall, scopriamo essere la PS (Prova Speciale) clou della giornata.

L'ufficiale di gara inizialmente ci ferma, chiarendoci la situazione e spiegandoci che la strada è stata appena chiusa e resterà tale fino a notte fonda per lo svolgimento della gara. Ma dopo un veloce scambio di battute ci dice con un sorriso: "vi do 40 secondi, andate!".

Questa frase ci lancia, di fatto, all'interno della prova speciale e, percorso un ulteriore km, decidiamo di svoltare a destra in uno sterrato, lasciare la nostra fida Polo in un prato tra le valli e di prepararci a una nottata letteralmente di fuoco.

Siamo improvvisamente catapultati in un’atmosfera magica, fatta di orde di persone provenienti da mezzo mondo, accampate (da ore, ma anche giorni) in punti strategici del tracciato, con tende e camper. Tra le colline è un tripudio di razzi segnaletici, fuochi d'artificio, falò, tavolini e sedie colmi di cibo e beveraggi...insomma, migliaia e migliaia di appassionati pronti allo spettacolo, con tanta voglia di stare insieme e di divertirsi, un pubblico talmente numeroso e caloroso da portare quasi alla mente il periodo d'oro delle Gruppo B.

All'imbrunire, il fragore della festa viene improvvisamente interrotto dall'urlo di un 4 cilindri Millington Diamond, questa volta non montato, come di consueto, su una Ford Escort MK1, bensì sulla spettacolare Fiat 131 dello showman dell'evento, il mitico Paolo Diana, che apre le danze senza badare al cronometro, ma regalando, con i suoi incredibili traversi, pane per i denti delle migliaia di appassionati a bordo strada.

Il suo passaggio scalda immediatamente il pubblico, che esplode in un boato e che non smetterà, da quel momento, di restare a bocca aperta.

Cala rapidamente la notte e inizia una sfilata di Lancia 037, Delta, Stratos, Subaru Impreza, Audi S1 (con il 5 cilindri che ancora oggi risuona inconfondibile già in lontananza), Porsche 911 RS, BMW M3… e chi più ne ha più ne metta. Un'atmosfera da sogno, un tripudio di vetture mitiche che, guidate da piloti di grande livello, si preannunciano all'orizzonte tra diverse tonalità di scarico e luci di profondità, per poi passare a pochi centimetri da noi facendoci percepire odori, suoni e la velocità di queste auto guidate al limite, auto che solitamente vediamo statiche, in raduni e musei, ma che qui possiamo sentire "vive" più che mai.

…e poi, in un batter d'occhio: VIA! Un polverone si alza, la folla entusiasta e sbigottita, l'auto che si allontana nella notte tra le curve… e avanti la prossima. Ore di estasi sensoriale per qualsiasi appassionato che possa definirsi tale.

In quest'edizione 2023 la categoria “Classic”, tanto cara a noi soci CMAE, verrà portata a casa dal sopra citato Tony Cairoli, che riuscirà a strappare un primo posto alla guida di una Subaru Impreza 555 (Ex Colin McRae).

Andiamo a dormire con i sensi sopraffatti da cotanta bellezza motoristica, consapevoli che nel resto del week end, tra PS diurne, passeggiate nel parco assistenza, interviste ai protagonisti e chiacchiere occasionali con gli uomini che hanno fatto la storia di questo sport, avremo modo di accumulare ricordi indelebili.

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